Web Marketing e Social Media Marketing sono i due aspetti della presenza su Internet che danno più gioie e più dolori. Gioie quando generano traffico, dolori quando nonostante gli sforzi … non generano un tubo.
Fino a qualche anno fa, il webmaster era la persona che si occupava dell’efficacia ed efficienza della presenza sulla Rete. Sono cambiati i tempi e la figura del webmaster è ormai sparita per lasciar posto a tante altre figure diversificate:
Il web designer, il content manager, il copywriter, sono tutte figure nuove legate alla creazione ed alla manutenzione dei dati di un sito internet, ognuno responsabile della propria area e, in un mondo perfetto, coordinati dall’unico vero signore e padrone di un sito internet, sua maestà il Web Marketing Manager.
Come detto altrove, realizzare un sito internet è ormai piuttosto semplice, farlo bene, un po meno, gestirne i contenuti in modo costante rende l’impresa ancora più difficile. Gestire i contenuti in modo ottimale e funzionale agli obiettivi di marketing è impresa titanica.
Il punto di partenza è sempre lo stesso, identificare gli obiettivi, cioè rispondere ad una semplice domanda. Che lo faccio a fare un sito internet? Cosa mi aspetto? una volta chiarito questo punto, almeno in teoria, sua maestà Web Marketing Manager inizia a studiare e delineare le strategie.
PERCHE’ SI SPENDE SEMPRE DI PIU’ PER FARE UN SITO CHE NON PER FARLO CONOSCERE, FAR GENERARE TRAFFICO, ACQUISIRE CLIENTI?
Non esiste uno schema preciso ma solo alcuni punti che vanno più o meno approfonditi.
- Analisi della Concorrenza, per capire i competitors come si muovono e come si posizionano
- Analisi delle keywords e ricerca di quelle migliori utili allo scopo, cioè quelle che potenzialmente garaniscono una maggiore conversione (di un visitatore in un cliente)
- Studio della struttura del sito e grafica
- Studio della presenza social (Facebook, Youtube, Instagram ecc.)
- Redazione dei testi e ricerca delle immagini tutto in funzione di quando visto dal web marketing manager
- Realizzazione del sito
- Inizio del posizionamento
- Verifica costante del posizionamento ed interventi a sostegno.
Ora ci tocca parlare anche di quelle parolacce quali SEO, SEM, SERP, RICERCA ORGANICA, ADWORDS, ANALYTICS ecc.
Provo a fare un esempio pratico.
Per questa pagina ho scelto le parole “WEB MARKETING” come keywords primaria, cioè, la parola più importante (ok ok in italiano sono 2, ma seguite il ragionamento altrimenti non se ne esce) ed alcune parole secondarie ma correlate quali “WEBMARKETING” (scritto attaccato) o “SOCIAL MEDIA MANAGER“, come pure “WEB MARKETING TURISTICO” visto che siamo piuttosto bravi anche in questo.
Ho scritto la prima parte come piaceva a me, poi ho usato un software per l’analisi SEO ed il risultato è stato … “bello è bello, ma a google fa schifo, quindi va rifatta“. SEO è quell’attività che dice se un testo è buono o no per google e, nel caso, suggerisce come migliorarlo.
Ho migliorato. il software mi ha dato l’ok e quindi ho mandato la segnalazione a google. Dopo 2 giorni cerco usando la mia parola chiave e non esco nei risultati di google, quelli non a pagamento (tecnicamente si chiama RICERCA ORGANICA e l’insieme dei risultati è la SERP). Come mai?
E’ normale. i siti di alta dinamicità (giornali on line, quotidiani, blogs che pubblicano spesso ecc.) vengono aggiornati da google molto spesso. gli altri molto meno. A volte passano mesi. Quindi mi devo rassegnare?
NO. Le attività SEO sono strategiche, cioè hanno effetto con tempi a volte lunghi. Per questo occorre inizialmente lavorare sul SEM, il marketing a pagamento degli adwords e le campagne. In pratica paghiamo il buttadentro, che detta così è brutta ma è la realtà dei fatti. Queste attività sono tattiche, vale a dire effetto immediato. Naturalmente l’obiettivo è quello di tendere a diminuire la parte a pagamento ed aumentare la parte gratuita. Ci si arriva solo con dedizione e lavoro.
In tutto questo si innestano i social, tipicamente testuali (facebook), fotografici (instagram), video (youtube). Quale o quali di questi canali è preferibile per la nostra attività? Ogni canale ha sue caratteristiche, un suo impegno (fare un video è molto più impegnativo del fare una foto) ed un coinvolgimento del pubblico.
Qui interviene il Social Media Manager. si sceglie quale o quali canali, si pianificano i contenuti da pubblicare, si agganciano al sito, si decide quale sia la migliore strategia globale.